La recente edizione di Sanremo 2024 ha messo in evidenza una tendenza nella musica pop: i brani che hanno dominato le prime posizioni della classifica sono tutti in tonalità minori.
- “La Noia” di Angelina Mango in Re minore
- “I p’me tu p’me” di Geolier in La minore
- “Sinceramente” di Annalisa in Re minore
- “Casa mia” di Ghali anch’esso in La minore
- “Tu no” di Irama in Fa minore
- “Tuta Gold” di Mahmood in La minore
Questa evidente predilezione per le tonalità minori può essere un riflesso di un’epoca caratterizzata da incertezza. Viviamo in tempi segnati da difficoltà economiche, disagi post-COVID, forti tensioni internazionali e un generale senso di smarrimento nella socialità.
Oggi si parla molto di depressione giovanile e i tanti problemi sono sotto gli occhi di tutti. Certo, rispetto alla spensieratezza degli anni ’80, tanto per fare un esempio, oggi c’è decisamente meno ottimismo.
Tutti questi elementi possono influenzare profondamente gli artisti e il pubblico, spingendoli a esplorare tematiche più cupe e riflessive attraverso l’uso di armonie minori.
La musica, specchio dei tempi, sembra riflettere questo clima di incertezza, offrendo un riflesso delle emozioni collettive – Claudio Flaminio
L’armonia, con la sua potente capacità evocativa, ha sempre giocato un ruolo determinante nel suscitare emozioni. Pensiamo a quanto sia potente un suono dissonante per aggiungere tensione in un thriller o al contrario, quanto un arpeggio dal suono disteso possa trasmettere sensazione di pace.
Da sempre l’abbinamento di suoni è associato a una sensazione. Le tonalità maggiori, tradizionalmente evocano sentimenti di gioia e ottimismo, le minori esprimono tristezza, introspezione.
Le quattro triadi di base dell’armonia sono notoriamente abbinate a uno stato d’animo
Triade maggiore = felicità
Triade minore = tristezza
Triade diminuita = tensione
Triade aumentata = mistero
Questa è naturalmente una semplificazione, in realtà le cose sono molto più complesse. La musica può indurre una gamma più ampia di sensazioni che non derivano soltanto dall’armonia.
Per esempio, non è affatto detto che la musica in tonalità minore sia priva di energia o dinamicità; al contrario, quando accompagnata da ritmi incalzanti, può trasmettere una potente sensazione di energia, così come un brano in tonalità maggiore può evocare malinconia se si trova in un contesto ritmico lento e contemplativo.
Nel nostro insegnamento presso Nam Milano, da sempre diamo molta importanza allo studio dell’armonia.
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Impara tutto ciò che c’è da sapere sull’Armonia Moderna grazie al libro ‘Capire l’Armonia Moderna’ del docente di Armonia e Arrangiamento Claudio Flaminio
Riteniamo fondamentale che tutti i nostri allievi, indipendentemente dal loro percorso di studi (strumento, canto, produzione musicale) o dal livello di corso frequenstato siano dotati di una solida comprensione degli accordi e il loro funzionamento. Questo approccio non solo arricchisce la loro consapevolezza del potere emozionale della musica ma fornisce una solida formazione tecnica su una delle discipline indispensabili della musica.
Nei corsi, utilizzando i libri dei nostri docenti, tra cui soprattutto “Capire l’Armonia Moderna” di Claudio Flaminio (per i corsi di strumento e canto) e “Comporre Musica Elettronica” di Gabriele Bernardi (per i corsi di produzione musicale), entrambi editi da Nam Edizioni, gli allievi vengono formati ad analizzare le armonie, saperle riconoscerle e usarle quando compongono la loro musica.
L’armonia non è solo una questione tecnica ma è un mezzo essenziale per comprendere la musica, saperla interpretare, suonare e comunicare.