Elsa Martina
Canto Moderno – 2°professionale
LUSH LIFE
“Un auto-ritratto musicale”
Di Billy Strayhorn – Versione di Natalie Cole
1.CONTESTO STORICO E ORIGINI DEL BRANO
“Lush Life” è uno degli standard jazz più conosciuti e apprezzati nel mondo; composto dall’arrangiatore, compositore e pianista William Thomas “Billy” Strayhorn (1915-1967), è considerato da molti un brano tra i più belli e complessi scritti finora e si può considerare uno dei suoi più grandi capolavori.
Billy Strayhorn nacque in una famiglia afro-americana umile e caratterizzata da una realtà non facile, con la quale trascorse la sua giovinezza a Pittsburgh, Pennsylvania, nel quartiere “popolare”.
La biografia a cura di David Hajdu (“Lush Life, A Biography of Billy Strayhorn”, North Point Press, New York 1997), racconta di Strayhorn come un ragazzo introverso, riservato e timido nelle relazioni sociali, ma tenace e concentrato nel perseguire i suoi obiettivi musicali:
veniva definito intellettuale ed era come se ambisse, già così giovane, ad uno stile di vita più acculturato e cosmopolita.
Nei primissimi anni ’30, Strayhorn studiava pianoforte classico, componeva e scriveva musica come un vero professionista: è risaputo che quando aveva soltanto 16 anni circa, scrisse gran parte di “Lush Life”, il cui primo titolo era “Life is Lonely”. La composizione venne ultimata nel 1936 c.ca.
Gli anni ’30 furono molto significativi per la musica dei neri americani, per via di un vero e proprio movimento rivoluzionario e cruciale sul tema razziale: i musicisti bianchi e neri cominciarono a suonare assieme nelle stesse orchestre, inoltre, gli artisti afro-americani cominciano a voler affermare la propria cultura e suonare indipendentemente, non più soltanto per i bianchi, creando una vera e propria contrapposizione culturale.
Passata la crisi economica del 1929, il contesto musicale esplode nella “Swing Era”, movimento musicale tipico di quegli anni, durante il quale nascevano le “big band” come l’Orchestra di Duke Ellington, personaggio nero della cultura Blues e uno dei principali esponenti del Jazz.
Proprio Duke Ellington rimase colpito dal “genio” musicale di Strayhorn dopo averlo ascoltato nel 1938; successivamente lo reclutò come arrangiatore e compositore.
Da allora nacque una lunga e solida collaborazione tra i due che durò all’incirca trent’anni.
“Lush Life” per anni rimase un suo progetto personale che cantava e suonava privatamente finché decise di eseguirlo in pubblico, il 13 Novembre 1948, con la cantante Key Davis e l’orchestra di Duke Ellington presso la Carnegie Hall.
Nel 1949 il cantante e pianista jazz Nat “King” Cole ne incise per primo una versione arrangiata in uno stile che a Strayhorn non piacque, anzi, la trovò male interpretata e con parti di testo incoerenti.
Tuttavia, fu grazie a questa sua prima incisione di “Lush Life”, che altri celebri artisti jazz come John Coltrane, Harry James, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan e molti altri in seguito, poterono ascoltarla in radio e farne una versione propria.
Oggi, esistono numerose versioni di “Lush Life” eseguite e incise da artisti del genere e non, ad esempio quelle di Chet Baker, Blossom Dearie, Donna Summer, Joe Henderson, Queen Latifa, Esperanza Spalding e Lady Gaga con Tony Bennett, per citarne alcune.
Nel 1991 la cantante jazz americana Natalie Cole, figlia di Nat King Cole, pubblicò la sua versione di “Lush Life”, contenuta nell’album “Unforgettable…with Love” assieme ad altre covers di standards precedentemente eseguiti dal padre, prodotto dalla Elektra Records presso lo studio Pacifique Recording Studios, in California.
Tra tutte, ho scelto proprio questa come versione di riferimento per la mia esecuzione d’esame, perché sono rimasta colpita da diversi aspetti che ho ritenuto fossero importanti in relazione alle origini del brano.
2.ANALISI, SIGNIFICATO E TRADUZIONE DEL TESTO
La vita di Billy Strayhorn fu un caso singolare nella storia del Jazz:
egli ottenne il rispetto e l’ammirazione da parte degli altri musicisti per via del suo innato talento e della sua personalità riservata, ma soprattutto perché era un musicista nero e dichiaratamente omosessuale, dunque, dovette affrontare la doppia “difficoltà” di un ambiente allora parecchio omofobo, oltre ad un momento storico caratterizzato dalla lotta dei cittadini afro-americani contro i pregiudizi razziali.
Come ho accennato nel capitolo precedente, Strayhorn era ancora un adolescente quando scrisse Lush Life, un brano che gli esperti definiscono complesso, con armonie molto sofisticate ed una struttura insolita che accompagnano un testo raffinato e “maturo”, forse troppo per l’età che aveva quando lo scrisse, seppure il contenuto sembra derivare dai suoi pensieri più intimi;
parole e musica che potrebbero essere un tentativo del giovane compositore di raccontare la vita che forse già sognava, come se conoscesse le gioie e i dolori che avrebbe ritrovato in quest’ultima senza averla ancora vissuta, ma che sembrerebbe aver condotto realmente per il resto della sua esistenza.
2.1. TESTO E TRADUZIONE:
LUSH LIFE
I used to visit all the very gay places
Those come-what-may places
Where one relaxes on the axis of the wheel of life
To get the feel of life
From jazz and cocktails
The girls I knew had sad and sullen gray faces
With distinguée traces
That used to be there you could see where they’d been washed away
By too many through the day
Twelve o’clock tales
Then you came along with your siren of song
To tempt me to madness!
I thought for a while that your poignant smile
was tinged with the sadness
Of a great love for me
Ah yes, I was wrong
Again, I was wrong
Life is lonely again
And only last year everything seemed so sure
Now life is awful again
A troughful of hearts could only be a bore
A week in Paris will ease the bite of it
All I care is to smile in spite of it
I’ll forget you, I will
While yet you are still
burning inside my brain
Romance is mush
Stifling those who strive
I’ll live a lush life in some small dive
And there I’ll be while I rot
With the rest of those whose lives are lonely too
VITA LUSSUREGGIANTE / VITA DA ALCOLIZZATO
Ero solito visitare tutti gli ambienti molto gioiosi
Quei luoghi dove “qualunque cosa accada”
Dove ci si rilassa “sugli assi della ruota della vita”
Per ottenere “la sensazione di vita”
Dal Jazz e cocktails
Le ragazze che conoscevo avevano facce tristi, imbronciate e cupe,
con tracce distinte
che erano lì, si vedeva dove erano state lavate via da troppi durante il giorno
“Racconti delle dodici”
Poi, sei arrivato tu con il tuo canto di sirena
per tentarmi alla follia
Pensai per un attimo che il tuo sorriso commovente
Fosse tinto dalla tristezza
di un grande amore per me
Ah si, mi sbagliavo
di nuovo, mi sbagliavo
La vita è solitaria di nuovo
E solo l’anno scorso sembrava tutto così sicuro
Ora la vita è di nuovo terribile
Un trogolo pieno di cuori non potrebbe che essere una noia
Una settimana a Parigi “faciliterà il boccone”
Quello di cui mi preoccupo è sorridere nonostante tutto
Ti dimenticherò, lo farò
mentre tu ancora
bruci nella mia mente
Il romanticismo è poltiglia
Soffocando quelli che si sforzano
Io vivrò una “vita lussureggiante” in qualche piccolo squallido bar
E lì sarò, mentre marcisco con il resto
di coloro le cui vite sono altrettanto sole
2.2 ANALISI E SIGNIFICATO:
Analizzare il contenuto di questo testo è stato un passaggio complicato: ho interpretato le parole e le espressioni idiomatiche del brano basandomi su tutte le informazioni che ho trovato sulla vita e sulla personalità di Billy Strayhorn.
Alcuni termini utilizzati come “lush”, anche all’interno del titolo stesso, “small dive”, “mush” o “troughful” ad esempio, sembrano avere un valore metaforico sia da sole che nel contesto della frase e una volta scoperto il significato letterale di esse, sembrano conferire la sensazione esatta di quella parte di testo, ma rimangono comunque difficili da tradurre.
La stessa cosa vale per le espressioni come “those come-what-may places”, “twelve o’clock tales” o “distinguée traces” i quali sarebbero modi di dire con un certo significato che all’interno di questo testo sembra non essere così scontato, rimanendo un’ipotesi, un mistero.
Potrei dire che il testo è interamnte intriso di molteplici significati che, considerando l’omosessualità del compositore e lo stile di vita che condusse, si possono supporre o immaginare pur rimanendo ambigui; ad esempio il titolo stesso “Lush Life” potrebbe essere tardotto letteralmente “Vita Lussureggiante” oppure “Vita da alcolizzato”, in quanto il termine “Lush” significa anche persona che beve molto e abitudinariamente.
Entrambe le traduzioni potrebbero esere indicate visto che Strayhorn, si dice che avesse seri problemi e frequentasse ambienti cosmopoliti caratterizzati da musica cocktails e vita mondana.
Anche la parola “Gay” utilizzata nella prima frase del testo, credo voglia descrivere l’aspetto conosciuto come felice e spensierato di certi luoghi, ma anche anche il contesto omosessuale di quei luoghi che veniva ignorato.
Personalmente credo che Strayhorn abbia cominciato a scrivere “Lush Life” in un momento di giovinezza in cui cominciava ad accorgersi della sua omosessualità oltre a riflettere sulla propria vita presente e futura.
Forse fu il tentativo di affrontare questa consapevolezza con tutti gli stati d’animo e pensieri che generava in lui, servendosi di ciò in cui riusciva meglio ovvero la composizione e la scrittura; non credo fu per caso che impiegò anni sia per completarla che per eseguirla pubblicamente.
La musica e il testo di “Lush Life” si muovono assieme, l’una in funzione dell’altra, riuscendo a conferire immagini e sensazioni forti, dolci e amare, sognanti ma anche drammatiche che provengono dalle fantasie di un ragazzo.
Penso che esistano poche versioni, tra le tante, che rendono giustizia a questo brano così ricco e complesso; ad esempo quelle di Sarah Vaughane e Blossom Dearie.
Personalmente penso che la versione di Natalie Cole sia quella più coerente con ciò che Strayhorn voleva comunicare con “Lush Life”:
nell’esecuzione vocale le parole sono scandite e articolate a seconda del mood di una particolare sezione, la cantante mantiene una dinamica morbida per tutto il brano, riuscendo comunque a sfruttare i colori della voce con grande tecnica, avvalendosi di pochi abbellimenti e salti d’ottava che non distolgono l’attenzione sul contenuto del testo, in quanto la melodia è già ricca di cromatismi.
L’arrangiamento strumentale è avvolgente e lascia spazio al testo e allo strumento principale, il pianoforte, servendosi di strumenti come arpa, vibrafono e corno che aiutano a definire il mood in continuo cambiamento per tutta la durata del brano.
3. ANALISI MELODICA E ARMONICA:
L’armonia e la melodia di “Lush Life” sono elementi distintivi del brano, come anche la struttura inusuale in cui strofa e ritrnello vanno a fondersi.
Personalmente ho preferito trascrivere e analizzare lo spartito originale preso dal Real Book, in tonalità di Db maggiore. La versione di Natalie Cole è in SI maggiore e la melodia è fedele all’originale, a parte alcune note in diversi punti del brano che vengono eseguite diversamente, ad esempio: nella sezione B, battuta n15, le due note evidenziate cambiano nell’originale rispetto alla battuta 11, mentre la Cole mantiene le due battute uguali.
Già dall’analisi delle sezioni A e B si possono osservare movimenti cromatici e cambi di tonalità come ad esempio tra la battuta 8 e 9 il brano modula da Db maggiore a F minore. Le modulazioni, così come i passaggi armonici tra due tonalità differenti e l’utilizzo di accordi e note fuori tonalità rimangono una costante del brano.
La melodia non presenta intervalli particolarmente ampi e difficoltosi; piuttosto, come ho già menzionato prima, è ricca di cromatismi e si sviluppa in successioni, ascendenti o discendenti, di gradi congiunti che vengono continuamente alterati, anche per via delle costanti modulazioni. Dal punto di vista ritmico, direi che è altrettanto impegnativa soprattutto per la presenza di molte terzine di quarti e qualche terzina di ottavi alternate anche a note puntate e unite da legature di valore.
Un altro punto interessante si trova nella sezione che ho chiamato D, che si presenta particolarmente impegnativo poi nell’esecuzione, è la battuta 37 dove si verificano i due movimenti opposti di armonia discendente e melodia ascendente.
N.B. Ho allegato lo spartito trascritto da me con l’analisi armonica delle sezioni A e B, sulla quale ho annotato anche qualche passaggio armonico interessante; in aggiunta anche lo spartito della versione originale di Strayhorn che preso dal Real Book.
4.CONSIDERAZIONI PERSONALI:
Durante quest’ultimo anno di accademia mi sono avvicinata particolarmente al mondo del Jazz per cultura personale, ed ho iniziato ad approfondire cercando di ascoltare attentamente, con orecchio più analitico, le composizioni dei grandi jazzisti in diverse versioni confrontandole tra loro, a partire proprio dagli standard più conosciuti; tra questi ho affrontato anche “Lush Life”, innamorandomene come molti altri prima di me.
La versione di Natalie Cole, diversamente da quella del padre, mi piace molto perché è raffinata ed anche molto “rispettosa” nei confronti della storia del brano e del suo compositore. Ho deciso di presentarla come brano a scelta al mio esame finale di canto per diversi motivi:
il modo di cantarla e l’arrangiamento musicale che l’accompagna, sembrano essere totalmente in funzione del significato di “Lush Life”; come se, essendo quest’ultimo ambiguo e difficile da interpretare, la cantante abbia scelto di eseguirlo raccontando il contenuto scritto da un ragazzo adolescente, ma senza dargli alcuna impronta emotiva definitiva, anzi, riuscendo ad oscillare con grande naturalezza ed eleganza tra i diversi stati d’animo intermittenti, trasmessi dal brano. Questo per me rappresenta una scelta stilistica unica di questa versione, che non ho ancora ritrovato in altre, e che soprattutto condivido.
Inoltre, sono consapevole che “Lush Life” per me rappresenta una sfida vera e propria che consiste nel riuscire a cantarlo mettendo in pratica tutte le mie capacità tecniche come il controllo e la qualità dell’emissione vocale, la capacità di far uscire i colori
della propria voce, e l’agilità nel cantare correttamente passaggi cromatici all’interno di tonalità impegnative, tipici del canto jazz.
Tutto ciò è sommato al controllo emotivo, che è fondamentale per riuscire a cantare questo brano come vorrei, dal momento che dovrò cercare di esprimere emozioni altrui, provando a gestire il proprio coinvolgimento senza risultare invadenti.
Quest’ultimo passaggio sarà particolarmente difficile, perché dopo questa ricerca e dopo averla cantata già un sacco di volte, ne sono affascinata ancora di più.
5.SITOGRAFIA:
https://en.wikipedia.org/wiki/Lush_Life_(jazz_song)
https://www.pbs.org/independentlens/billystrayhorn/strayhorn.html
https://www.versione-karaoke.it/custombackingtrack/natalie-cole/lush-life.html
https://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=7200812
https://it.wikipedia.org/wiki/Lush_Life_(brano_musicale)
https://it.wikipedia.org/wiki/Unforgettable…_with_Love
https://www.youtube.com/watch?v=3YEMbEu797c
https://www.youtube.com/watch?v=fCrCiMJOmWk
https://www.youtube.com/watch?v=YpDhq4yrBFY
https://www.youtube.com/watch?v=K7bGtR_ETJE
http://www.diatomea.net/note-e-dintorni/billy-strayhorn-la-liberta-di-amare/?print=print
https://www.kuvo.org/stories-of-standards-lush-life-by-billy-strayhorn/