I bambini piccoli ascoltano la musica? Si certo, i bambini non solo ascoltano la musica, ma la imparano anche soltanto sentendola. E questo già nei primi mesi di vita.
È risaputo che crescere in un ambiente musicalmente ricco favorisce lo sviluppo di molte competenze, oltre a quella prettamente musicale. L’essere umano apprende attraverso l’imitazione, questo significa che essere abitualmente esposti a diversi stimoli è già di per sé un buon inizio. Educare i bambini all’ascolto di musica varia e di qualità significa nutrire l’immaginazione dei piccoli di esperienze motivanti, migliorando la capacità di alimentare liberamente la propria fantasia, concetto che si trova alla base della pedagogia di Maria Montessori .
L’attività creatrice è direttamente dipendente dalle precedenti esperienze dell’individuo: attraverso l’imitazione si impara ad usare un determinato linguaggio, facendolo proprio.
In un corso di musica per bambini, in particolare, l’ascolto è un’integrazione fondamentale alle lezioni: non si tratta solo di un arricchimento in termini culturali, ma di una vera e propria ginnastica che insegna ad ascoltare e ascoltarsi. Ed è quello che avviene già nei corsi per bambini di 3 anni.
Non è un caso che i grandi musicisti spesso cantino quello che stanno suonando o improvvisando. Come il grande chitarrista George Benson quando canta le stesse note che suona con la sua chitarra o anche il famoso pianista Keith Jarrett che quando improvvisa lo si sente cantare con il suo strumento.
Allenarsi all’ascolto significa anche imparare a riascoltare più e più volte un brano, riuscendo a coglierne la carica espressiva e dando un senso a ciò che si ascolta o che si esegue. Purtroppo nelle scuole di musica per bambini spesso ci si concentra più sulla scrittura della musica, dimenticando che l’esperienza autentica è quella che si fa con i suoni. Non potremmo mai pensare di scrivere e leggere senza prima aver imparato a parlare.