Capita di sentir dire, da alcuni musicisti, che insegnare è un “ripiego”. Suonare non rende abbastanza? Ecco che l’insegnamento salva i conti. Lo si fa per arrotondare. Quante volte ho sentito dire da colleghi musicisti “se potessi, non insegnerei”. Che errore.
Insegnare musica, come qualsiasi altra disciplina, è una professione che va scelta con cognizione di causa e non come “piano b”. È un’attività altamente gratificante, che richiede un impegno costante e una grande passione per l’arte.
Il compito dell’insegnante non è solo quello di trasmettere le conoscenze tecniche, ma anche di fornire un ambiente di apprendimento positivo, che stimoli la creatività e la motivazione degli studenti. Questo richiede una grande attenzione e una capacità di adattamento alle caratteristiche creative dell’allievo e il suo livello di competenza.
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L’insegnamento (della musica ma non solo) oggi richiede un costante aggiornamento delle proprie conoscenze e una cura costante delle tendenze e delle novità nel mondo della musica. Pensiamo a come, negli ultimi anni, la componente tecnologica sia diventata imprescindibile. Gli insegnanti devono fornire ai loro studenti le competenze necessarie per affrontare le sfide del mercato musicale sempre in movimento e creare la propria carriera artistica.
Il lavoro dell’insegnante di musica è un’attività che richiede una grande capacità di comunicazione e un’attitudine motivazionale. Gli insegnanti devono essere in grado di ispirare i loro studenti, guidandoli lungo un percorso di apprendimento che sia stimolante e gratificante.
Questo richiede che ci sia prima di tutto un approfondito lavoro preparazione della didattica. Bisogna organizzare i programmi, possibilmente pensati in maniera flessibile per adattarli alle esigenze individuali degli studenti. È necessario fare ricerca e elaborare i materiali che serviranno durante le lezioni: libri, dispense, testi, basi audio, esempi, video.
E quando è il momento di andare in classe, bisogna esser certi di aver predisposto il tutto. La lezione deve scorrere liscia, senza intoppi. Il ritmo deve essere incalzante al punto giusto, senza creare eventuali stress. Ogni docente ha il suo stile di insegnamento ed è giusto che sia così, ma in sostanza, le lezioni vanno preparate.
Le scuole di musica (e possibilmente anche gli insegnanti privati) devono essere in grado di fornire un ambiente di apprendimento sicuro e positivo, che favorisca lo sviluppo della creatività e della passione per la musica.
L’insegnamento della musica è un’attività che può impattare profondamente nella vita dei propri studenti. Ecco perché la scelta di un insegnante di musica è cruciale per lo sviluppo di un giovane musicista. Un insegnante sbagliato può essere disastroso per la sua crescita artistica, portando allo spreco di tempo e denaro e persino alla disillusione e all’abbandono della musica. Al contrario, un insegnante giusto può essere prezioso, un mentore in grado di ispirare e motivare lo studente a superare le sfide e a raggiungere i propri obiettivi musicali.
Scritto da: Claudio Flaminio
Pubblicato il: 13/03/2023