Vocabolario rap: la punchline e l’egotrip
di Gabriel Renteria
Il Rap e le sue derivazioni, come la Trap, sono ormai musica popolare a tutti gli aspetti, e quindi termini che prima erano parte di un vocabolario di nicchia sono diventate di dominio pubblico. Spesso però, grazie all’effetto “telefono senza fili”, questa terminologia può venire travisata. Dopo il precedente articolo sulla Terminologia Rap in cui ci siamo concentrati su termini quali flow, MC, beat, barra e altri, oggi approfondiremo il significato delle parole punchline ed egotrip.
Punchline
Letteralmente “frase pugno” o “battuta finale”, questo termine deriva dall’ambito del freestyle.
Per punchline intendiamo la frase di chiusura di una barra, volta a colpire come un pugno l’avversario, o a causare stupore nel pubblico. Spesso una punchline può essere ridicola, e qui il concetto si avvicina alla battuta finale di una barzelletta. Ma può essere anche particolarmente violenta o scioccante, l’importante è che sia brillante e sagace. Come sempre nel Rap è cruciale l’estremizzazione di un concetto.
Il Rapper, durante l’improvvisazione, tramite immagini e rime costruisce una tensione, un’aspettativa, simile a quella che costruisce un compositore con una successione armonica, che poi risolve con una frase d’effetto.
In Italia abbiamo conosciuto talenti incredibili nel freestyle, emersi in competizioni nazionali come il Tecniche Perfette o più recentemente il Mic Tyson
Vuoi imparare a rappare? Scopri i nostri conti di canto
Ecco alcuni esempi di punchlines memorabili
- ( Ensi vs Kiave al 2 the Beat del 2005 ) Ensi si rivolto a Kiave: “Adesso rappo e mi prende lo sclero, è troppo brutto sono sincero, è così brutto che quando è nato hanno appeso un fiocco nero.”
- ( Lazza vs Nerone al mic Tyson del 2018) Lazza rivolto a Nerone: “Ti calpesto adesso, che posso dirti qua Lazzino è il più fresco, questo è così babbo che ha il microfono senza filo e inciampa lo stesso.”
- ( Blnkay vs Nerone al Ya Know the name del 2016 ) Blnkay rivolto a Nerone: “Porto il bon ton, mio dio, tu chiami tutti zio, anche tuo zio che si chiama Ron, quando rappi sei fastidioso come un ron-zio.”
- ( Ensi vs Mondo Marcio al tecniche perfette del 2003) Mondo Marcio rivolto a Ensi: “Uomo tu non porti sfida, tu porti sfiga, l’ultima zingara che ti ha letto la mano è morta suicida.”
Il Rap e le sue derivazioni, come la Trap, sono ormai musica popolare a tutti gli aspetti, e quindi termini che prima erano parte di un vocabolario di nicchia sono diventate di dominio pubblico. Spesso però, grazie all’effetto “telefono senza fili”, questa terminologia può venire travisata. Dopo il precedente articolo sulla Terminologia Rap in cui ci siamo concentrati su termini quali flow, MC, beat, barra e altri, oggi approfondiremo il significato delle parole punchline ed egotrip.
Punchline:
Letteralmente “frase pugno” o “battuta finale”, questo termine deriva dall’ambito del freestyle.
Per punchline intendiamo la frase di chiusura di una barra, volta a colpire come un pugno l’avversario, o a causare stupore nel pubblico. Spesso una punchline può essere ridicola, e qui il concetto si avvicina alla battuta finale di una barzelletta. Ma può essere anche particolarmente violenta o scioccante, l’importante è che sia brillante e sagace. Come sempre nel Rap è cruciale l’estremizzazione di un concetto.
Il Rapper, durante l’improvvisazione, tramite immagini e rime costruisce una tensione, un’aspettativa, simile a quella che costruisce un compositore con una successione armonica, che poi risolve con una frase d’effetto.
In Italia abbiamo conosciuto talenti incredibili nel freestyle, emersi in competizioni nazionali come il Tecniche Perfette o più recentemente il Mic Tyson
. Ecco alcuni esempi di punchlines memorabili:
- ( Ensi vs Kiave al 2 the Beat del 2005 ) Ensi si rivolto a Kiave: “Adesso rappo e mi prende lo sclero, è troppo brutto sono sincero, è così brutto che quando è nato hanno appeso un fiocco nero.”
- ( Lazza vs Nerone al mic Tyson del 2018) Lazza rivolto a Nerone: “Ti calpesto adesso, che posso dirti qua Lazzino è il più fresco, questo è così babbo che ha il microfono senza filo e inciampa lo stesso.”
- ( Blnkay vs Nerone al Ya Know the name del 2016 ) Blnkay rivolto a Nerone: “Porto il bon ton, mio dio, tu chiami tutti zio, anche tuo zio che si chiama Ron, quando rappi sei fastidioso come un ron-zio.”
- ( Ensi vs Mondo Marcio al tecniche perfette del 2003) Mondo Marcio rivolto a Ensi: “Uomo tu non porti sfida, tu porti sfiga, l’ultima zingara che ti ha letto la mano è morta suicida.”
Il concetto di punchline, con l’evolversi della cultura Hip-Hop, viene gradualmente traslato anche ai testi dei brani editi. Qui il rapper ha il tempo di curare i contenuti e creare punchlines anche più complesse, precedute da rime più sofisticate e meno “tappabuco”.
Come abbiamo detto nel Rap è fondamentale l’esagerazione, l’estremizzazione di un concetto. Questo, da chi non è avvezzo al genere raramente viene considerato, e si tende ad interpretare alla lettera le rime dei rapper. Questo può portare a fraintendimenti, come nel caso dell’egotrip.
Egotrip:
Per egotrip si intende una rima, una strofa o un intero brano in cui un Rapper esalta sé stesso e il proprio ego, ostentando le proprie capacità e i propri successi. Non tutti i Rapper utilizzano questo stile di scrittura, ma la maggior parte, in Italia come negli USA e nel resto del mondo, lo fa. Mostri sacri come Jay-Z, Snoop Dogg o Notorious B.I.G. hanno fondato il loro stile anche sull’egotrip. A volte è rivendicazione sociale, altre è ostentazione e machismo da spogliatoio. Del resto nessun Rapper si è mai proposto come un esempio da seguire. L’egotrip quindi è un genere di scrittura Rap, può piacere o meno, ma non si può pretendere che diventi quello che non è o applicarvi i metri morali della vita reale. Sarebbe come andare a vedere un film di Quentin Tarantino e indignarsi se scorre del sangue.