La sintesi sonora è l’arte e la scienza di creare suoni a partire da zero, manipolando forme d’onda e parametri acustici. È una competenza chiave per sound designer, producer e tecnici del suono, che consente di modellare timbri unici, emulare strumenti reali o inventare sonorità completamente nuove.
Tecniche di sintesi sonora: una panoramica.
Esistono diverse tecniche di sintesi. Le più comuni sono:
- Sintesi sottrattiva: si parte da un suono ricco di armoniche (onda quadra, dente di sega, rumore) e si “scava” via il suono indesiderato con filtri (low-pass, high-pass ecc.).
 - Sintesi additiva: si costruisce un suono complesso sommando più onde sinusoidali a diverse frequenze e ampiezze.
 - Sintesi FM (Frequency Modulation): una frequenza modula un’altra, generando timbri molto dinamici e brillanti.
 - Sintesi wavetable: si interpolano forme d’onda memorizzate in una tabella, permettendo un’ampia varietà timbrica.
 - Sintesi granulare: spezza un suono in minuscoli frammenti (grani) che possono essere riposizionati e manipolati.
 
Gli oscillatori (VCO – Voltage Controlled Oscillator).
L’oscillatore è il cuore di ogni sintetizzatore. Genera forme d’onda fondamentali che costituiscono la base del suono.
Tipi di onde più comuni:
- Sinusoidale: suono puro, solo frequenza fondamentale (es. suoni flautati).
 - Quadra: ricca di armoniche dispari (suono “hollow”, elettronico).
 - Triangolare: suono morbido, meno ricca di armoniche rispetto alla quadra.
 - Dente di sega (Saw): molto ricca di armoniche, ideale per bassi e pad aggressivi.
 - Pulse wave: simile alla quadra, ma con duty cycle modificabile (usata molto nei synth vintage come il Juno-60).
 
Funzioni avanzate:
- Sync: sincronizza un oscillatore secondario a quello principale, creando effetti metallici e brillanti.
 - Detune: leggero scarto di intonazione tra oscillatori, per suoni più pieni e vibranti.
 - Unison: più oscillatori identici sovrapposti per creare spessore.
 

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Generatori di rumore.
I generatori di rumore producono segnali casuali utili per creare suoni atonali o per modulazioni complesse.
Tipologie di rumore più usati:
- Rumore bianco: tutte le frequenze con la stessa intensità – utile per percussioni, effetti vento, crash.
 - Rumore rosa: più energia sulle basse frequenze – suona più “naturale” (vicino al rumore ambientale).
 - Rumore marrone: frequenze basse ancora più enfatizzate – simile a un rombo o a un tuono.
 - Rumore blu/viola: usati raramente, più presenti sulle alte frequenze.
 
Generatori di inviluppo (ENVELOPE GENERATORS – ADSR).
Gli inviluppi definiscono come si evolve il suono nel tempo: dall’attacco iniziale alla sua scomparsa. Il più comune è il modello ADSR:
Parametri ADSR:
- A – Attack: tempo necessario per raggiungere il volume massimo dopo la pressione del tasto.
 - D – Decay: tempo per scendere dal picco al livello di sustain.
 - S – Sustain: livello costante mantenuto finché il tasto è premuto.
 - R – Release: tempo impiegato dal suono per svanire dopo il rilascio del tasto.
 
Applicazioni:
- Inviare l’inviluppo al volume per modellare note morbide o percussive.
 - Inviare l’inviluppo al filtro per creare suoni “wah”, sweep, o aperture progressive.
 - Inviare l’inviluppo alla intonazione per effetti di pitch iniziale (es. colpi di synth o bass drop).
 
Alcuni sintetizzatori offrono anche inviluppi multipli (per filtro, pitch, modulazioni) e inviluppi loopabili, per effetti ritmici.
Lavoro combinato: la vera potenza del sound design.
Un tecnico del suono o sound designer esperto sa combinare oscillatori, rumore e inviluppi per costruire suoni complessi:
- Bassline potente? Dente di sega + unison + inviluppo corto sul filtro.
 - Snare elettronico? Rumore bianco + inviluppo molto veloce su ampiezza e pitch.
 - Pad atmosferico? Più oscillatori leggermente detuned + filtro low-pass + attacco lento.
 
Conclusione
La sintesi sonora è una disciplina affascinante che permette al tecnico del suono di non limitarsi a registrare, ma di creare attivamente nuovi suoni, modellare timbri personalizzati e dare forma all’identità sonora di un progetto.
Conoscere bene oscillatori, generatori di rumore e inviluppi significa avere un arsenale creativo sempre a disposizione, che si tratti di un brano pop, una colonna sonora ambient o un progetto di musica elettronica sperimentale.







