Uno dei migliori strumenti che un arrangiatore e un compositore hanno a disposizione per migliorare i propri brani è l’arma della modulazione. In armonia musicale, per modulazione si intende il cambio di tonalità. La tonalità è formata dalla scala con lo stesso nome, per esempio, se si parla di tonalità di Re maggiore significa che usiamo accordi costruiti sulla scala con lo stesso nome.
La tonalità è l’ambiente armonico nel quale decidiamo di mettere la nostra musica e la sua scelta può avere a che fare con diverse motivazioni. Può essere una ragione estetica, per esempio alcuni compositori sono particolarmente sensibili a una determinata tonalità piuttosto che un’altra. Oppure una ragione pratica: una tonalità può essere comoda per uno strumento ma non per un altro. Lo stesso brano può andar bene per una cantante donna ma non per un cantante uomo. Per esempio, per la chitarra e il basso la tonalità di Mi maggiore è comoda per il tipo di accordatura di questi strumenti; al contrario, per gli strumenti a fiato come sassofoni, trombe, tromboni, sono preferibili tonalità con i bemolli, come Fa, Si bemolle o Mi bemolle a causa del loro taglio, ovvero le tonalità nelle quali suonano senza eccessive alterazioni.
Questi argomenti vengono trattati in Nam nel dipartimento di Armonia diretto da Claudio Flaminio e ogni allieva e allievo può affrontare un percorso molto approfondito che porta a un’ottima conoscenza dell’armonia.
A volte, soprattutto nella musica classica, la tonalità identifica l’opera addirittura nel titolo, pensiamo per esempio alla Sonata in Do diesis minore o una Sinfonia in Si bemolle maggiore.
Tra poco affronteremo alcuni esempi celebri di brani pop che usano la modulazione.
Il gioco dei cambi di tono e le modulazioni rientrano tra le possibilità di contrasti che un compositore o un arrangiatore hanno nella stesura dei loro brani. Modulare, quindi cambiare tonalità, significa passare da una tonalità all’altra e questo può essere qualcosa di estremamente efficace proprio perché, come detto all’inizio, la tonalità è l’ambiente armonico nel quale vive la musica. La stessa musica, cambiando ambiente, può subire contrasti molto interessanti che possono aiutare il compositore a raggiungere notevoli effetti.
Dal punto di vista dell’analisi armonica gli accordi vanno identificati con numeri romani, dove I (primo) indica l’accordo di tonica, cioè quello che identifica la tonalitàe tutti gli altri accordi, di conseguenza, avranno altri numeri romani . A ogni cambio di tonalità, l’accordo di tonica (I) cambia. In questo esempio possiamo vedere che il brano è in Fa maggiore (notare l’armatura in chiave). Alla battuta 7 il brano modula in Mi bemolle maggiore. Allo stesso modo, alla battuta 13 il brano ritorna in Fa maggiore. Come puoi notare, a ogni modulazione, l’accordo di tonica è identificato con numero romano “I”.
5 esempi + 1 di brani celebri con cambi di tonalità interessanti
1. “Love on Top” di Beyoncé
Questo brano presenta un giro armonico che si ripete frequentemente. Nella parte finale, il cambio di tonalità viene ripetendo la stessa parte ma ogni volta in una tonalità un semitono superiore e quindi rinfrescandola, esaltando al tempo stesso le doti vocali di Beyoncé. Il brano in origine parte dalla tonalità di Do maggiore, poi sale a Do diesis maggiore, poi a Re maggiore, e così via, continuando a salire di semitoni. Con ogni cambio di tonalità, Beyoncé raggiunge note sempre più acute, esaltando al massimo le sue doti vocali.
2. “While My Guitar Gently Weeps” dei Beatles
La tonalità di La minore conferisce un carattere malinconico alle strofe, ma nel ritornello vediamo un cambio dal modo minore al maggiore, entrando quindi nella tonalità di La maggiore che conferisce un contrasto armonico molto efficace, esaltando la bellezza dell’atmosfera di questo brano.
3. “Leave the Door Open” di Bruno Mars e Anderson .Paak
Dopo una strofa in Fa maggiore dove Anderson .Paak canta la parte principale, nel ritornello l’armonia si apre ma in realtà si scende di un tono in Mi bemolle maggiore. Questo cambio di tonalità crea un contrasto armonico molto elegante, che esalta la linea vocale di Bruno Mars, perfettamente in linea con l’atmosfera sensuale e sognante del brano.
4. “Ti sento” dei Matia Bazar
Questo celebre brano della musica italiana presenta ben cinque tonalità. In realtà di fatto sono quattro, con la prima tonalità Do diesis che appare due volte, all’inizio e alla fine. Il brano inizia con una strofa in Do diesis minore (si muove sul modo di Do diesis minore dorico), nel primo ritornello passa a Si bemolle minore, e successivamente la seconda strofa, riprende la prima ma in Do minore (dorico) mezzo tono più basso più basso rispetto alla prima strofa. Questa scelta permette alla splendida voce di Antonella Ruggiero di adagiarsi su un tono leggermente più basso, e accompagna l’ascolto verso l’esplosione finale dove, attraverso una modulazione di una terza maggiore sopra, si passa dalla tonalità di La minore a quella di Do diesis minore.
5. “Life on Mars?” di David Bowie
Il brano inizia con una sequenza di accordi in Fa maggiore e presenta una serie di movimenti armonici interessanti, tra cui una discesa cromatica del basso. Dopo aver esplorato diverse tonalità tra cui La bemolle maggiore e Mi bemolle maggiore, il brano si stabilizza, offrendo un’apertura straordinaria quando entra nella tonalità di Si bemolle maggiore, mostrando la presenza costante di triadi aumentate che creano un brillante di movimenti armonici nel passaggio tra un accordo e l’altro.
Infine, citiamo la celebre modulazione finale di “Livin’ on a Prayer” di Bon Jovi, dove il brano sul finale il ritornello subisce un cambio di tonalità che esalta le doti vocali di Jon Bon Jovi passando da
In generale, i cambi di tonalità possono avvenire in varie forme, sia salendo di tono sia scendendo, e l’effetto desiderato dipende dalla differenza tra le tonalità di partenza e di arrivo, ovvero dalla quantità di note differenti che hanno le due tonalità.
Esplorare le modulazioni in tutte le loro forme può essere molto interessante per trovare effetti armonici efficaci.