TESI ESAME DI CANTO 2 PRO
FEDERICA DOTTI
A.S. 2021/2022

“La musica, bella o brutta, seria o ignorante, santa o
puttana, è lunga. E non ti abbandona. È il rumore
dell’anima. E ti si attacca alla pelle e al cuore per non
lasciarti più.”
(Mina)


ON MY OWN – SAMANTHA BARKS
On my own
Pretending he’s beside me
All alone
I walk with him till morning
Without him
I feel his arms around me
And when I lose my way I close my eyes
And he has found me
In the rain the pavement shines like silver
All the lights are misty in the river
In the darkness, the trees are full of starlight
And all I see is him and me forever and forever
And I know it’s only in my mind
That I’m talking to myself and not to him
And although I know that he is blind
Still I say, there’s a way for us
I love him
But when the night is over
He is gone
The river’s just a river
Without him
The world around me changes
The trees are bare and everywhere
The streets are full of strangers
I love him
But every day I’m learning
All my life
I’ve only been pretending
Without me
His world will go on turning
A world that’s full of happiness
That I have never known
I love him
I love him
I love him
But only on my own


ON MY OWN – SAMANTHA BARKS (TRADUZIONE)
Da sola
Fingendo che lui sia accanto a me
Tutta sola, cammino con lui fino al mattino
Senza di lui
Sento le sue braccia stringermi
E quando mi perdo chiudo gli occhi
E lui mi ha ritrovata
Sotto la pioggia, il marciapiede brilla come argento
Tutte le luci si confondono nel fiume
Nell’oscurità, gli alberi sono pieni della luce delle stelle
E tutto ciò che vedo siamo io e lui insieme per sempre
E so che è solo nella mia testa
Che sto parlando a me stessa e non a lui
E nonostante sappia che lui è cieco
Ancora mi ripeto, che c’è una possibilità per noi
Lo amo
Ma quando la notte finisce
Lui è andato, il fiume è solo un fiume
Senza di lui il mondo intorno a me cambia
Gli alberi sono spogli e ovunque
Le strade sono piene di sconosciuti
Lo amo
Ma ogni giorno sto imparando
Che tutta la vita ho solo finto
Senza di me il suo mondo continuerà a girare
Un mondo pieno della felicità
Che io non ho mai conosciuto!
Lo amo
Lo amo
Lo amo
ma non corrisposta

Autori e contesto di nascita del brano

Questo brano è stato composto da Claude-Michel Schönberg, cantante e produttore discografico che diviene noto come compositore intorno agli anni ’70. A lui è attribuita quella che viene considerata la prima opera Rock del teatro francese “La Rèvolution Francaise”. Nel 1978, Schömberg inaugura la sua carriera di compositore di Musical, grazie ad Alain Boublil, paroliere e librettista francese, che gli propone di scrivere la musica dell’adattamento teatrale del romanzo di Victor Hugo “I Miserabili”. Il compositore accetta e lo spettacolo debutta a Parigi nel 1980, riscuotendo un discreto successo e suscitando l’interesse del produttore inglese Cameron Mackintosh, il quale propone di realizzare una versione inglese del medesimo spettacolo. Tale produzione, con traduzione dei testi in inglese a cura di Trevor Nunn, debutta a Londra nel 1985 e poi a Broadway nel 1986, ottenendo un successo straordinario. Si pensi che lo spettacolo originale è stato rappresentato a Londra fino al 2020.
Nella prima versione del Musical, quella del 1980, la melodia che oggi caratterizza il brano “On my own” costituiva “L’Air de la Misère” ed era cantata da un personaggio diverso, Fantine. Successivamente, nella versione definitiva, il brano “On my own” è cantato da Èponine e sostituisce il brano “L’un Vers L’autre” presente nella versione francese.
Nel 1989, Schömberg e Boublil collaborano nuovamente con Mackintosh, collezionando un nuovo grande successo con il Musical “Miss Saigon”, ispirato alla Madama Butterflydi Puccini e in scena a Londra e a Broadway per dieci anni.
Nel 2001 Schönberg compone anche le musiche del balletto “Wuthering Heights”, mentre nel 2006 lavora nuovamente al fianco di Boublil alla realizzazione del musical “The Pirate Queen”, messo in scena a Chicago e, successivamente, a Broadway.
Il brano “On my own” è maggiormente noto al pubblico nell’interpretazione che ne ha dato Samantha Barks. La cantante britannica, molto conosciuta nel panorama musicale del Musical, ha infatti interpretato il ruolo di Èponine, nell’adattamento cinematografico di Tom Hooper, “Les misérables” del 2012. È doveroso ricordare però, che vi sono altre grandi artiste che hanno dato una propria interpretazione del medesimo brano. Tra esse vi sono Lea Salonga, Barbra Streisand (in una versione incisa, ma mai pubblicata) e Lea Michelle.

L’interprete: Samantha Barks

Samantha Barks (Laxey, 2 Ottobre 1990) è un’attrice e cantante britannica. Nata e cresciuta a Laxey si appassiona sin da piccola al mondo del musical e, per questo, inizia a studiare ballo dall’età di tre anni e frequenta poi compagnie e scuole di danza molto note, tra cui la “Manx Ballet Company”. Per quanto riguarda invece la sua formazione canora, la Barks, frequenta la “Manx Operatic Society” che le garantirà un’ottima preparazione.
Nell’Aprile 2017, viene pubblicato il suo album di debutto “Looking in your eyes” che riscuote un grande successo. Nel 2008, la cantante partecipa al programma canoro “I’dDo Anything” della BBC One, dove si esibisce in noti brani di Musical affiancata e sostenuta anche da Idina Menzel.
In seguito, Samantha Barks inizia a ricoprire ruoli importanti in Musical molto noti, tra cui Aladdin e Cabaret. Nel Giugno 2010, viene scritturata per interpretare il ruolo di Èponine nella produzione londinese de “Les Misérables”. Grazie al successo di questo ingaggio, la Barks viene scelta nuovamente per interpretare lo stesso ruolo in occasione del 25° anniversario de “I Miserabili”, nella 02Arena di
Londra, al fianco di artisti noti tra cui Lea Salonga, Nick Jonas, Alfie Boe e Matt Lucas.
Tra Dicembre 2011 ed aprile 2012, la cantante interpreta Nancy nella produzione in tour del musical “Oliver”, ispirato al romanzo “Oliver Twist” di C. Dickens.
Nel 2012, essa viene riconfermata nel ruolo di Èponine, nell’adattamento cinematografico di “Les Misérables” di Tom Hooper, dove lavorerà al fianco di grandi attori quali Anne Hathaway, Hugh Jackman, Russel Crowe, Helena Bohnam Carter e Eddie Redmayne. Nel 2013, infine, Samantha Barks viene ingaggiata per la rappresentazione del Musical “Chicago”, nel ruolo di Velma Kelly.
Attualmente la cantante è molto attiva, principalmente nell’ambito del Musical.

Il Musical e la trama del Romanzo

Il Musical “Les misérables”, nella sua versione originale, è stato scritto nel 1980 ed è tratto dall’omonimo noto Romanzo di Victor Hugo, pubblicato nel 1862. Le vicende narrate al suo interno sono ambientate nella Francia del XIX secolo, indicativamente tra il 1815 e il 1832.
La maggior parte dei personaggi presenti nel testo appartiene alle classi sociali più basse della società francese. Vi sono infatti prostitute, persone cadute in disgrazia, ragazzi di strada, i “Miserabili” della Francia dell’Ottocento.
Il protagonista del romanzo, Jean Valjean è un ex prigioniero, ingiustamente condannato, che cerca per tutta la vita di riscattarsi dalla propria condizione e di costruirsi una vita dignitosa riuscendoci in parte, anche se si ritroverà sempre a fare i conti con il proprio passato da galeotto. La storia di Jean Valjean si intreccia con la vicenda di Fantine, ragazza madre, povera e gravemente malata, che, pur di lavorare per mantenere la figlia Cosette, si trova costretta ad affidarla a una famiglia di locandieri, disposti a tutto pur di guadagnare denaro. Essi, infatti, una volta congedata la madre e presa in custodia la bambina, la faranno vivere in condizioni pietose, sfruttandola esclusivamente come manodopera gratuita nella locanda. La famiglia di locandieri, i Thénardier, è composta dai due avidi genitori e dai rispettivi figli: Èponine e il fratello minore di lei. Inizialmente, i Thénardier vivono una vita discreta, grazie agli introiti provenienti dalla locanda, ma ben presto anche loro cadranno in disgrazia e saranno costretti ad unirsi alle numerose bande di malfattori e ladri di Parigi.
Jean Valjean, dopo aver promesso sul letto di morte di Fantine di prendersi cura della figlia, riuscirà nel corso della storia a liberare Cosette e a diventare suo tutore, donandole una vita dignitosa e introducendola negli ambienti della borghesia francese.
Nel testo compaiono anche personaggi appartenenti all’alta società francese ed è a questa categoria che appartiene Marius, giovane studente universitario e repubblicano di cui sia Cosette che Èponine si innamoreranno e il cui amore produrrà esiti decisamente diversi.
Èponine è da subito consapevole del divario sociale che intercorre tra lei e Marius e sa che il suo è un amore impossibile e che non sarà mai corrisposto. È questo il tema attorno a cui si sviluppa il brano “On my own”: Un amore solitario, non ricambiato, un sentimento così forte destinato a morire poiché privo di futuro. Nonostante questo, però, l’amore che lega Èponine a Marius è un sentimento così autentico che la porterà a salvargli la vita più volte. Marius invece, innamorato di Cosette e determinato a sposarla, ignora completamente i sentimenti di Èponine e ne verrà a conoscenza solamente quando essa verrà uccisa, colpita da un proiettile a lui destinato, sulle barricate durante gli scontri tra monarchici e repubblicani. Il romanzo si concluderà con il felice compimento del matrimonio di Cosette e Marius e con la morte di Jean Valjean.

Il personaggio di Èponine

Èponine rappresenta all’interno del romanzo colei che, nonostante la propria condizione di povertà estrema, lotta per cercare di riscattarsi. Essa sceglie di credere all’amore, nonostante la vita l’abbia condannata a una condizione di estrema miseria e povertà, circondata da genitori avidi e crudeli disposti a qualunque cosa pur di ricevere denaro. Èponine, attraverso un sentimento nobile come l’amore per Marius, redime i propri peccati e quelli commessi dai genitori, donando la sua stessa vita per il giovane parigino. Èponine è colei che tenta di liberarsi della propria condizione e cerca, attraverso le sue azioni mosse da sentimenti onesti, di rompere lo schema di illegalità e cattiveria perpetrato dai genitori e di uscire dalla categoria di miserabile cui la società l’ha relegata. Il comportamento di Èponine dimostra quanto anche in condizioni terribilmente avverse, l’uomo possa mantenere il contatto con il suo lato più buono e umano. Nonostante i suoi sforzi, però, essa rimane estremamente sola, ciò che prova viene ignorato da Marius, innamorato di Cosette.
Tuttavia, l’ amore per il giovane è talmente profondo da portare Èponine a salvargli la vita, facendo scudo col suo corpo ad un proiettile destinato all’amato e donando così l’unica cosa di valore che essa possedeva, la propria vita.

Analisi melodica del brano e interpretazione vocale

Il brano “On my own” è una ballata romantica e malinconica scritta in tonalità di Dmaj. La struttura del brano prevede un solo ritornello che inizia alla battuta 3 della partitura.
Osservando lo spartito si può notare la presenza di numerose modulazioni ritmiche, inserite probabilmente allo scopo di dare maggiore enfasi e risalto a determinati punti del brano e scandirne meglio l’evoluzione. Tali modulazioni ritmiche sono presenti tra la battuta 7 e la 8, dove da 4/4 si cambia a 2/4, tra la 8 e la 9, dove invece si passa da 2/4 a 3/4, poi nuovamente tra la 9 e la 10, che passano da 3/4 a 4/4. Ancora tra la battuta 24 e la 25, in cui si passa dai 4/4 a 2/4 e di nuovo ai 3/4 tra la 25 e la 26, per tornare in 4/4 tra le battute 26 e 27. Tra la 32 e la 33 si torna in 2/4, poi in 3/4 a battuta 34 per finire in 4/4 nella conclusione del brano, tra la battuta 34 e la 35. L’accompagnamento trascritto nella partitura cui faccio riferimento è per pianoforte e voce, ma nella versione cinematografica sono presenti anche degli archi che fanno il loro ingresso a battuta 4, contribuendo a rendere l’atmosfera musicale maggiormente malinconica e a supporto della linea melodica della voce. Gli arpeggi iniziali eseguiti dal pianoforte, rimandano immediatamente al suono prodotto dalle gocce di pioggia che cadono sul terreno e ci introducono meglio all’atmosfera fredda, cupa e triste in cui si trova Èponine e che rispecchia il suo stato emotivo mentre descrive i propri sentimenti per Marius. Attraverso un ascolto attento del brano, ci si rende conto di come esso segua inizialmente un incedere lento, qui il personaggio si concede di sognare per un attimo e immagina e descrive attraverso delle immagini quanto sarebbe bello poter vivere con il giovane amato il sentimento d’amore profondo che essa prova. A questa prima parte, poi, segue un crescendo di intensità, che raggiunge il culmine in un grido di dolore e disperazione (nel testo la frase “The world is full of happiness that I have never known”, battuta 33 della partitura). È proprio a questo punto che Èponine realizza definitivamente che non ha alcuna speranza di essere felice e di riscattarsi, non l’ha mai avuta, perchè non esiste futuro per i “Miserabili” come lei e nel suo mondo non c’è spazio per il sentimento profondo che prova e che non sarà mai corrisposto. Questo effetto è reso in termini musicali anche attraverso le variazioni di dinamica riportate anche nello spartito cui faccio riferimento. Si parte infatti dal piano (p) e si arriva sino al mezzo forte (mf), sempre seguendo l’evoluzione della melodia. Un ulteriore elemento che contribuisce al crescendo sopra descritto è ottenuto tramite la modulazione di tonalità presente alla battuta 12, in cui il brano passa dalla tonalità di D maggiore a quella di F maggiore, troviamo infatti come unica alterazione il Bb in chiave.

Analizziamo ora brevemente tutti gli intervalli presenti nella linea vocale.
In tonalità di Dmaj vi son intervalli di:
-Terza maggiore ascendente -> Tra D e F# alla battuta 8
-Terza maggiore discendente -> Tra D e B tra la battuta 9 e la 10
-Terza minore ascendente -> Tra B e D a battuta 7
-Terza minore discendente -> Tra C# e A a battuta 6 e tra F# e D a battuta 8
-Quarta giusta ascendente -> Tra E e A alla battuta 3 , tra D e G tra la battuta 8 e la 9 e tra A e D alle battute 2,4,10 e 11
-Quarta giusta discendente -> Tra A e F# a battuta 4

Dopo la modulazione in tonalità di Fmaj troviamo invece i seguenti intervalli:
-Terza maggiore ascendente -> Tra F e A alle battute 24,28 e 32
-Terza maggiore discendente -> Tra C e A tra le battute 20 e 21 e alla battuta 27 e tra F e D tra la battuta 21 e la 22
-Terza minore ascendente -> Tra E e G tra le battute 17 e 18 e tra D e F alla battuta 31
-Terza minore discendente -> Tra D e Bb alla battuta 14, tra E e C alla battuta 19, tra A e F tra la battuta 23 e 24, alla battuta 24 e alla battuta 32
-Quarta giusta ascendente -> Tra C e F tra la battuta 19 e la 20, alla battuta 21, tra le battute 26 e 27 e 34 e 35. Tra Ge C alle battute 20 e 27. Tra F e Bb tra le battute 32 e 33 e nuovamente alla battuta 33.
-Quarta giusta discendente -> Tra F e C alla battuta 35
-Quinta giusta ascendente -> Tra Bb e Fa alla battuta 14 e tra F e C tra la battuta 33 e la 34.
-Sesta maggiore ascendente -> Tra Bb e G alla battuta 15
-Sesta minore ascendente -> Tra D e Bb alla battuta 13
-Ottava discendente -> Tra C e C alla battuta 34

Nell’esecuzione del brano di Samantha Barks si percepisce sin dalle prime note una grand partecipazione emotiva e un’ottima capacità interpretativa. Il pezzo è cantato quasi interamente in voce piena (M1) con un sapiente utilizzo delle dinamiche, rese anche attraverso l’utilizzo di un falsetto leggero (M2) in alcuni punti e a volte anche solo nella pronuncia di alcune parole. Ritroviamo, nell’esecuzione della Barks, anche due elementi molto presenti nella tradizione canora del Musical: l’utilizzo del vibrato e della tecnica del Belting che l’artista utilizza per rendere il suono dell’acuto, previsto nel finale, più potente e ben proiettato in avanti.
Come precedentemente detto, il brano si conclude con la rassegnazione del personaggio nell’ammettere definitivamente che il suo amore non avrà alcun futuro. Nell’esecuzione della Barks questo si traduce in un cantato leggero, molto recitato, sussurato, quasi parlato, con una decisa riduzione di volume in accordo con la dinamica dell’accompagnamento. Sul finale ritroviamo l’arpeggio di pianoforte presente all’inizio e l’accompagnamento degli archi presente ma leggerissimo.

I miserabili, gli odierni invisibili

Il brano “On my own” non descrive solamente questo amore sofferto e destinato a non essere mai corrisposto, già da principio, ma è un grido di aiuto che denuncia la condizione di solitudine profonda e di invisibilità cui tutti i miserabili sono condannati. Persone relegate nella propria condizione di povertà, a cui viene negata la felicità e la possibilità di riscatto perché macchiate dallo stigma della miseria e dunque private di un futuro.
Se la leggiamo da questo punto di vista, la condizione descritta in questo testo è ancora oggi, qualcosa di profondamente attuale e presente nella nostra società. I “miserabili” sin qui descritti sono gli “invisibili” di oggi. Siano esse persone in povertà, persone che fuggono da guerre e miseria, ma anche persone più vicine a noi che magari vivono una condizione psicologica di estrema fatica, persone sole. Le persone che non vediamo o semplicemente facciamo finta di non vedere, perché ci costa troppo in termini di tempo ed energie, perché proviamo fastidio, magari ci sentiamo disturbati nello scorrere della nostra vita serena e tranquilla. Eppure, rivolgere uno sguardo a questi invisibili, metterci in loro ascolto, può consentirci di scoprire persone piene di umanità, con vicende da raccontare e con molte cose da dire. Magari proprio un nostro gesto, un nostro sguardo, può rappresentare uno spiraglio di luce nella loro profonda solitudine.
Per questo motivo ho scelto di interpretare questo brano, che mi emoziona molto. Perché sono fermamente convinta che il canto, la musica in generale, siano qualcosa di magico, di diretto e travolgente, qualcosa in grado di abbattere le resistenze degli ascoltatori e di far emergere la loro dimensione più vera e profonda. Proprio per questo la musica può essere ed è stata in passato, veicolo di cambiamento e motore per la realizzazione di un futuro diverso. Questo è uno dei tanti aspetti che più mi affascina della musica stessa. In conclusione, interpretare questo brano è per me un modo di raccontare e dar voce a una categoria di persone che troppo spesso si trova privata della possibilità di esprimersi.






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